CHE COS'E' IL BONUS SOCIALE IDRICO?
Si tratta di una misura volta a ridurre la spesa per il Servizio Idrico Integrato di una famiglia in condizione di disagio economico e sociale.
E' stata prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 13 ottobre 2016, emanato in forza dell'articolo 60 del cosiddetto Collegato Ambientale (legge 28 dicembre 2015, n. 221) e successivamente attuata a livello nazionale con provvedimenti dell'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente ARERA (cfr. da ultimo la deliberazione n. 3/2020/R/IDR del 14 gennaio 2020 che ha apportato modifiche al testo integrato delle modalità applicative del bonus sociale idrico per la fornitura di acqua agli utenti domestici economicamente disagiati (TIBSI)).
Consente di non pagare un quantitativo minimo di acqua a persona per anno. Tale quantitativo è stato fissato in 50 litri giorno a persona (18,25 mc di acqua all'anno), corrispondenti al soddisfacimento dei bisogni essenziali.
BONUS SOCIALE IDRICO - COME OTTENERLO
Dal 1° gennaio 2021 i bonus sociali per disagio economico, tra i quali rientra il bonus idrico, sono riconosciuti automaticamente ai cittadini/nuclei familiari che ne hanno diritto, senza che questi debbano presentare domanda
come stabilito dal decreto legge 26 ottobre 2019 n. 124, convertito con modificazioni dalla legge 19 dicembre 2019, n. 157
Le condizioni necessarie per avere diritto al bonus idrico non cambiano:
1. appartenere ad un nucleo familiare con indicatore ISEE non superiore a 8.265 euro, oppure
2. appartenere ad un nucleo familiare con almeno 4 figli a carico (famiglia numerosa) e indicatore ISEE non superiore a 20.000 euro, oppure
3. appartenere ad un nucleo familiare ritolare di Reddito di cittadinanza o Pensione di cittadinanza.
Uno dei componenti del nucleo familiare ISEE deve essere intestatario di un contratto di fornitura idrica con tariffa per usi domestici e attivo, oppure usufruire di una fornitura condominiale idrica attiva.
Ogni nucleo familiare ha diritto a un solo bonus idrico - per anno di competenza.
Cosa dovranno fare dal 2021 i cittadini per ottenere il bonus idrico
Per ottenere il bonus idrico è sufficiente che ogni anno, a partire dal 2021, il cittadino/nucleo familiare presenti la Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) per ottenere l'attestazione ISEE utile per le differenti prestazioni sociali agevolate (es.: assegno di maternità, mensa scolastica, bonus bebè ecc.)
▶ Come compilare la DSU e richiedere l'ISEE
Se il nucleo familiare rientra in una delle tre condizioni di disagio economico che danno diritto al bonus, l'INPS invierà i suoi dati (nel rispetto della normativa sulla privacy e delle disposizioni che l'Autorità stà definendo in materia riconoscimento automatico dei bonus sociali per disagio economico) al SII*, che incrocierà i dati ricevuti con quelli relativi alle forniture di elettricità, gas e acqua, permettendo di erogare automaticamente i bonus agli aventi diritto.
Per tutte le informazioni su come accedere al bonus sociale idrico visita la pagina dedicata sul sito di ARERA.
BONUS IDRICO INTEGRATIVO LOCALE
Al bonus idrico nazionale si affianca il BONUS IDRICO INTEGRATIVO LOCALE istituito dall’Ufficio d’ambito di Lecco, finalizzato a riconoscere condizioni di miglior favore, limitatamente ai nuclei famigliari residenti nei Comuni ricompresi nell’ATO della Provincia di Lecco, rispetto a quelle minime previste dalla regolazione nazionale agli utenti del Servizio Idrico Integrato (SII) che versano in condizioni di disagio economico.
Le agevolazioni integrative sono concesse automaticamente a tutti gli utenti che beneficiano del bonus sociale idrico nazionale, senza necessità di presentare ulteriori richieste formali.
L'Ufficio d'ambito di Lecco ha istituito il Bonus Idrico Integrativo Locale nel 2018 con deliberazione del CdA n. 131/18 del 18 dicembre 2018 che ha approvato il "Regolamento del bonus idrico integrativo locale".
Con deliberazione del CdA n. 179/20 del 25 maggio 2020 si è provveduto all'aggiornamento del "Regolamento per la gestione del bonus idrico integrativo locale" sulla base della deliberazione dell'Autorità nazionale ARERA n. 3/2020/R/IDR del 14 gennaio 2020.